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lunedì 29 febbraio 2016

Diritti e Apple 2

Posted By: Anto - 04:30

Stando a quanto riferito qui la storia si ripete:
"Apple non ci consente di essere completamente padroni dei nostri telefoni". E per questo, "a un certo punto dell'analisi, ci siamo fermati. La mail, ad esempio, è una delle cose che Apple non consente di aprire e per questo non l'abbiamo aperta". A parlare è il tecnico informatico Mattia Epifani, nominato dal Tribunale di Milano come perito per l'analisi dell'iPhone di Alexander Boettcher, sotto processo per lesioni gravissime per due aggressioni con lancio di acido ai danni di Stefano Savi e Giuliano Carparelli, entrambe compiute nel novembre 2014. Quello che si è cercato nel telefono sono fotografie, filmati e conversazioni in chat relativi al periodo delle aggressioni.
Apple e la protezione dei dati. [...]Le consulenti di parte civile Maria Pia Izzo ed Eva Balzarotti aggiungono: "Tecnicamente sarebbe stato possibile 'forzare' il dispositivo per estrarre i dati della mail, ma non si è ritenuto di farlo per due ragioni. I dati della mail non sono stati considerati indispensabili ai fini del processo, e la procedura di estrazione avrebbe rischiato di distruggere i dati stessi"
Apple, ancora una volta; ma perché mai se fossi sospettato di aver commesso un grave illecito, potrei trovarmi la polizia casa, mentre non invece nessuno potrebbe toccare il mio telefonino? Boh? 
Nel dubbio mi chiedo: e se un giorno la Apple costruisse anche delle case... ? 

mercoledì 17 febbraio 2016

Diritti e Apple

Posted By: Anto - 02:54

Stando a quanto scritto oggi, la Apple si è rifiutata di rivelare il codice di sicurezza dell'Iphon dell'attentatore di San Bernardino (che bella faccia) Contravvenendo così ad un ordine diretto del giudice che si occupa del caso. Che dire? meglio la garantire la privicy (e quindi la libertà) o meglio garantire la sicurezza? Probabilmente è tutta una messa in scena. Apple di sicuro cederà il codice di sicurezza del cellulare dell'attentatore. Il caso è troppo grosso per rifiutarsi. Inoltre è difficile da difendere difronte all'opinione pubblica perché che privacy vuoi garantire a un terrorista e assassino? 

                                                        Si crea un precedente 

Ma perché la prossima volta vorrebbero rifiutarsi? Potrebbero realmente rifiutarsi ancora? Vogliono diventare la marca preferita dei terroristi di tutto il mondo? Cazzate. Qui mi sa che è solo questione di farsi un po' di pubblicità aggratis. Apparire La paladina dei diritti civili..
Paradossalmente il caso è anche controproducente perché rafforza l'opinione che è meglio se lo Stato ha accesso ai nostri dati... perché ci deve difendere!
Insomma un pasticcio in pena regola. Apple, ma perché non iniziare a garantire i diritti dei lavoratori cinesi che producono i vostri Iphon? 

martedì 16 febbraio 2016

Sicurezza su windows

Posted By: Anto - 02:40

Da convinto sostenitore di Linux sono passato, causa Steam e compagnia bella, sul sistema delle finestre. Una delle cause del passaggio al sistema del pinguino è stata la manutenzione che i windows richiede. Oltre a dover installare e aggiornare il sistema e i driver (uff!!) bisogna anche stare attenti alla sicurezza. Segnalo pertanto l'ottima guida Chimerarevo. Condivido tutto quello che è stato scritto: l'antivirus e gli addons/estensioni per il browser. Non ho installato la sandboxie perché l'ultima volta che l'ho provata l'ho trovato scomoda.
Una riflessione: usando gli accorgimenti proposti aumenta la percentuale di sicurezza ma NON SI HA MAI UNA SICUREZZA ASSOLUTA. Ricordate che non esiste miglior antivirus dell'utente stesso: evitate di cliccare su tutto quello che capita sottomano.
A presto.

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