Spesso nella Scuola italiana si è sentito il bisogno di rinnovare. Alcune cose sono rimaste immobili per decenni mentre il tempo corre veloce! Secondo quanto scritto dal Corriere della Sera il Dirigente Scolastico potrebbe decidere di articolare in moduli l’orario annuale di ciascuna disciplina ed inoltre potrebbe organizzare la classe per «gruppi di livello».
Sulla prima novità non ha protestato nessuno. Evidentemente concentrare in un semestre alcune materie è vantaggioso. Diversamente sulla seconda è iniziato il putiferio. Subito sono state evocati i mostri sacri della DEMOCRAZIA (per chi vuole che tutti resti com'è) e della MERITOCRAZIA (per chi invece esige un cambiamento).
L'articolista dopo aver presentato entrambi gli aspetti conclude dicendo che un cambiamento è necessario ma che:
Il punto è che la formazione di classi eterogenee non è solo più giusta ma anche più efficace. Nella classifica di ciò che funziona di più a scuola stilata da John Hattie in Visible Learning (una raccolta di oltre 50 mila ricerche che hanno coinvolto 80 milioni di studenti), la divisione per gruppi di abilità sta al 121esimo posto su 138. Il lavoro in piccoli gruppi in cui i ragazzi si aiutano reciprocamente al 24esimo.Mi permetto di dissentire sulla generale validità del lavoro in piccoli gruppi.
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